Se sei alla ricerca di informazioni sulla potatura di un albero sei nel posto giusto. In questo articolo parleremo della potatura di un albero ornamentale: con una serie di consigli pratici basati sulla nostra esperienza come arboricoltori.

Innanzitutto, è bene considerare che la potatura di un albero può rappresentare dei rischi, specie se si utilizzano attrezzi come motoseghe, scale o piattaforme elevabili. E’ importante valutare bene questi rischi, perché un taglio accidentale o la caduta dall’alto possono comportare conseguenze anche molto gravi. E’ importante utilizzare tutte le precauzioni utili, come occhiali, guanti e caschetto. Se la pianta è di grandi dimensioni, o se comunque si intende rimuovere rami non semplici da raggiungere, è meglio affidare il lavoro a dei professionisti, in grado di utilizzare i dispositivi di protezione più indicati, come imbraghi e funi. E’ sempre meglio chiedere l’aiuto di una persona esperta, ed è bene evitare di eseguire il lavoro da soli, meglio essere in due.

Il taglio del ramo deve essere fatto in modo da evitare ferite come la cosiddetta “scosciatura”.  Per questo, il taglio deve essere effettuato in tre fasi: i primi due tagli vanno eseguiti più lontani dal fusto (o dalla branca), in modo da evitare lesioni al “collare” del ramo (ossia il punto d’inserzione del ramo sul fusto, spesso individuabile grazie al caratteristico rigonfiamento); il terzo taglio, invece, andrà eseguito in modo molto preciso.

Ogni taglio rappresenta una ferita per l’albero, dalla quale possono entrare funghi ed agenti patogeni. Si raccomanda di tagliare solo se necessario e in modo preciso, per evitare di danneggiare l’albero. Inoltre è bene evitare di tagliare rami di dimensioni eccessive: a seconda di specie, età dell’albero e condizioni di salute, è meglio non tagliare rami di dimensioni maggiori a 5 – 10 cm di diametro.

Nell’eseguire la potatura di un albero, bisogna innanzitutto eliminare eventuali rami morti, rami che sfregano con altri, e comunque quei rami che potrebbero, crescendo, creare dei difetti strutturali o che potrebbero rappresentare un pericolo.

Comunemente, in riferimento agli alberi ornamentali, si dice che “la migliore potatura è quella che non si vede”. Questa definizione, che alle orecchie dei non addetti può sembrare un paradosso, è invece un concetto fondamentale che un bravo potatore deve tenere sempre a mente.
Da questa linea guida dipende infatti il buon esito dell’intervento, sia per quanto riguarda l’aspetto estetico che per quanto riguarda la salute dell’albero. Bisognerà aver cura di lasciare sempre un ramo che andrà a sostituire quello rimosso, senza interrompere bruscamente lo sviluppo naturale di rami e branche.

Considerando che l’albero si nutre dalle foglie, con la fotosintesi, è fondamentale lasciarne il maggior numero possibile (o comunque gemme) in modo che non subisca uno stress energetico.

Generalmente, è meglio eseguire potature poco invasive ma ripetute negli anni, piuttosto che concentrarle in un unico taglio massiccio, proprio per creare il minor danno possibile all’albero, mantenendolo bello e in salute, ed avviare le potature quando l’albero è ancora giovane, senza aspettare che i rami siano troppo sviluppati e diano “fastidio”.

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